Welcome, to wherever you are

I racconti, i sogni, le speranze, i pensieri.. di tutto un po', per chi crede che Someday I'll be Saturday Night!

(For the English version click here)

Lezioni di p-Holly-tologia

Weekend elettorale. Il giorno prima.
Driiiiiiiinn. Nooonnaaa come vaa?? "Carrrradadddio amore santo de to nona. Cossa gojo da votar doman?" Beh nonna, come ben sai per ora sussiste quel misterioso privilegio detto "voto segreto e libertà di opinione", quindi vota pure chi vuoi! "Sì ma mi vojo votar Guido, cossa segno??" Ahhh, Guido tuo nipote candidato coi Verdi? "SSSSSSHHHHHH che i te senteeee!!! Parla pian!!!" Nonnina adorata, CHI mi sente? "Quei del pian de soto, che i vota uhmmmahhhmmaammm" Berlusconi, vuoi dire? "SSSSSSSHHHHHH ma ti xe mata!!! Che se i ne scolta???" Nonna, non ci sono le cimici stai tranquilla. "Ecciò che mi uso el didittì coe simisi!! Ma dime insoma, cossa segno?" Fai una croce sul simbolo verde. "MA NO!! No vojo miga votar Bossi!!!" Non QUEL simbolo verde, L'ALTRO!!! Quello con scritto VERDI!!! "Ah. Vabòn. Se sentimo. Un basotto amore mio caraddadio saeuda i dotori."
Weekend elettorale. Il giorno delle votazioni.
Driiiiiiinn. Nooonnnaaa, che bello sentirti, stavo giusto inforcando una bella forchettata di spaghetti fumanti.. tu giammai chiami a queste ore, qual buon vento?? "METTI EL DOOOOO!!! SEMO IN RECUPEROOOO!!!" Nonna. Ho appena acceso il Tg2 come mi suggerisci. 23% a 48% lo consideri recupero, nonna? Mi si raffredda la pasta, nonna. "Se sentimo se sentimo che desso sento se Guido xe eletto!!" Cluc. tutututututututu.
Weekend elettorale. Il giorno dopo le votazioni.
Driiiiiinn. Nonniiinaaa! "Ma coosssa casssso gaea da ridar, quea eà?" Temo di chiederti chi, nonna. "A bionda scatiggiona che xe in teevision tuta ancuo." Aaaah, la Zaccariotto, candidata della Lega che nonostante il ballottaggio stravincerà in Provincia?? "Quea slavada del casso che cossa voea far pò? Aaaaaahhhh bèèèèèèn pòòòòò!! Che a vada a badarghe a so marìo a farghe un poco da magnar, stronsa che no xe altro che no sa gnanca far i lavori de casa. Cossa ride pò. Guido xe sta eletto?" Dev'essere stato votato da te e da suo fratello, nonna. Quindi no, mi dispiace. "Ahhhhh bèèèn bènbèn. Tanto desso gavemo i baeotaggi. Ciao amore caradaddio un basotto saeuda i dotori."
Secondo weekend elettorale. Il giorno prima dei referendum e ballottaggi.
Driiiiiiinn. Ohilà, nonna carissssima! "Insomma caradaddio amore mio de to nonna vacca, cossa gojo da votar doman? E sti referendi, cossa fasso?" Tralascio il discorsetto sulla libertà di voto, ah? Una bella croce su Zoggia e una croce sul Sì grande, senza leggere. "SSSSSHHHHHHHHH che i te senteee!!! Eori no va miga a votar, no? O sì?" Democraticamente spero proprio di no. "Ma mi no ghe vedo ben, co tutti quei cerchietti piccoetti!!" NON IMPORTA!! Segna il nome E BASTA!! "Ah. Vabòn. Se sentimo amore mio caraddadio che ti xe tanto brava ti chissà i dotori quanto contenti che i xe. Saudimii tanto sà."
Secondo weekend elettorale. La sera degli scrutini.
Driiiiinn. Nooonnaaa! Come va?? "A xe ancora che a ride. Dovemo tegnirse sta scatigiona?" Temo nonna. Mi sa di sì. "Aaaaahhhhh bèèèèèèn pòòòòòò! Che tempi, co ste svampìe che no sa gnanca netàr casa sua! No come de ti amore mio caraddaddio contenti i dotori sì, ah? Eori come gai votà?" EEEEHMMMMMM nooonnaaa ho un impegno urgentisssssimoooo che mi impedirà di rispondere a quest'ultima domanda... ci sentiamo, eh?! "Ma ciò amore aaaahhhh bèèèn pòòò! Saeudimii tanto quei bravi dotoretti che mi ghe penso sempre a Iu e Staltro! Un basotton a tutti quanti amore mio!"
Non rubiamole proprio tutti gli ideali.
(To be continued...)

GogoMomoguida

Domenica ventosa. Compleanno di Momo. Festeggiamo da lei, a Trieste YUUUPPEEE. Ciao Gogo in minicar, che bello trovarti già in stazione! Non ti sei dimenticato, wow! "Ecco allora, adesso prendiamo questo viale e se guardi di là a destra ADESSOOOOO vedi il mare. Ecco, non si vede più perché se vai dritto lo vedi ma noi giriamo a sinistra. Ecco, i triestini sono napoletani. Cioé, per come guidano, soprattutto di domenica." Non per essere puntigliosa, ma staresti parcheggiando sulle strisce gialle con la scritta TAXI BUS sopra. "Sì no appunto. E' domenica. Quindi si può fare i napoletani. I vigili proprio non le mettono le multe, di domenica. Se non vai in contromano tipo." A-ha. Primo giro turistico con Momo a tu per tu. "Ecco no, questa è piazza dell'Unità e quello è il municipio." Beeellloooo. "E quella è un'enoteca frequentatissssima! E quella una piadineria sluuurpppp... fanno anche le piadine alla nutella! Quella invece è una prosciutteria hmmmmmmm troppooo buonaaaa!! Qua ci fanno i mercatini, troppo carini!" E tipo, quella chiesetta inerpicata lassù lassù lassù? "Eeeehmmmmm aaaahhhhhh hmmmmmm Santa eeeehhmmmmmm uuuuhmmmmm Maaargherita? Ma qua c'è una frapperia!!!" Ok. Secondo giro turistico con Gogo. "Guarda, no sta chiedermi niente perché proprio non so eh?! Ecco, quel monumento là rappresenta.... uuuuhmmmm... degli uomini molto muscolosi che trasportano un corpo..." La lapide recita "monumento ai caduti '15-'18", non per fare la precisina. "Sì, beh, questi xe rovinassi romani.." I resti dell'antica Tergeste, dici? "Ecco, già.. ehm.. Momo dice che da queste parti dovrebbe esserci una strada ripida di porfido che porta alla chiesetta giù... uhm... tipo 50% di pendenza... il perfido porfido hahaha" Beh magari evitiamo di schiantarci giù da una discesa pendentissima e scivolosissima, che dici? In quello, si avvicinano due turisti americani col volto preoccupato che si offrono di darci indicazioni. Gogo rifiuta più per dignità che per altro. Per caso conosci qualche gelateria? Avrei proprio voglia di un buon gelato. "WOW! Ce n'è una in viale, una giù in piazza ma la migliore in assoluto è quella verso la stazione! Sìsì ti porto là!!" Vedi, non è questione di cultura generale. E' questione di specializzazione.
(To be continued...)

(Racconto) Tre monete da cento lire

“21. 11. 1992
Caro Babbo Natale,
ti scrivo prima così ai più tempo per trovare quello che mi serve.
Quest’anno non voglio regali per me anche se sono stata brava, ma mi basta un camion e una radio perché servono alla mia mamma. Così posso aiutarla a tirare fuori le tre monete da cento lire che à sulla fronte e se le piantiamo cresce l’albero delle lire. Grazie e saluta le renne.
Giorgia Badin.”


“18.02.1993
Caro Babbo Natale,
volevo dirti grazie del camion e della radio anche se poi alla mamma non sono serviti. E già che ci sei, dì grazie alla Befana per i dolci che alla mamma sono piaciuti tanto.
Giorgia Badin.”

“01.02.2013
From: Giorgia
gbadgirl@libero.it
To: Ale; Anna; Babi; Cher; Dani; Ele; Eleuni; Elyb; Elytit; Mary; Nick; Ozzy; Peppe; Rosa; Vero
Obj: Compleanno!!

Ciaoo raga!
Ke tristezza, sto x toccare la soglia dei 30!! Ma sono ancora salva x un anno :-D! Mai vekkia quanto voi, cmq! Skkerrrzooo! Dai Vero nn offenderti come al solito! Vi va di festeggiare (o bere x dimenticare)?? Appuntamento il 18 of course, sotto casa di mio papà ok? Se il mio capo non cambia idea sulla riunione b-r-e-v-i-s-s-i-m-a che dobbiamo fare (suprema testa di cazzo che non è altro), facciamo 21.15 così FORSE la Ely riesce ad arrivare puntuale??! Sappiatemi dire chi viene così prenoto la pizzeria! Portate chi volete! A presstoooo! Bacioni,
Giò

P.S.- Sto anno NIENTE REGALI, non è una battuta!! Se volete comprate la torta però ;-)!”

“18.02.2013

Cara Giugi,
la data che vedi scritta non è –ovviamente- quella in cui è stata scritta questa lettera, ma quella in cui la riceverai. Non ho scelto la data del tuo ventinovesimo compleanno a caso. A ventinove anni spesso è tempo di bilanci, di scelte difficili, di decisioni. O, nel mio caso, della scritta “game over” che compare all’improvviso. Ho 29 anni adesso che scrivo, tu sei di là in camera e ne hai appena otto. Ho fatto tutto in fretta nella mia vita, come se l’avessi saputo che non mi era concesso di perdere tempo. Ma non tornerei indietro, non ho rimpianti e di rimorsi davvero pochi. Ho preso carta e penna per scriverti dopo che stamattina, accarezzandomi la fronte, mi hai chiesto cosa fossero quelle protuberanze. Dato che non potevo spiegartelo, ti ho detto che erano tre monete da cento lire, ricordi? E che sarei dovuta andare in Cielo, per tirarle fuori e piantare l’albero delle lire. Scusa se ti ho mentito, scusa se poi non ci sono stata a vederti crescere. Lo vedi? Chiedo scusa anche per le cose che non dipendono da me. Questo dovresti tenerlo a mente: impara a chiedere scusa e a ringraziare, anche quando non dipende necessariamente da te o dagli altri. Sono tante le cose che vorrei insegnarti, anche se non sono la persona più adeguata. Stai dietro a tuo papà, sembra forte ma dentro è fragile. Vorrei esserti vicina, quando avrai le prime soddisfazioni dalla vita, e anche le prime delusioni. Non abbatterti, sii forte. Sei già forte.
Sei appena entrata in camera a mostrarmi la lettera per Babbo Natale. Devi avermi sentito discutere col papà della chemioterapia e della radioterapia… mi dispiace piccola, non volevo rubarti i sogni.
Ma riprendiamo, dove eravamo rimaste? Adesso che so che il tempo è poco, rivaluto tutto con occhi diversi. Sembra banale e invece è proprio così; ah, non è vero che quando ti rimane poco da vivere fai tutto quello che hai sempre sognato. Questa è una cazzata. Quando ti diagnosticano il tumore, fai di tutto per guarire e poi di forze non te ne restano per altro. Quindi vivi adesso, vivi ogni momento senza pensieri, non indugiare nel rancore e nel rimpianto perché davvero la vita è una sola. E niente è definitivo. Adesso che sei piccola, ogni cosa ti sembra debba durare per sempre, sia le gioie che le privazioni. Non è così. A parte la morte, il resto cambia più spesso di quanto immagini. Cambierà la mancanza che senti quando pensi a me, cambierà l’amore “infinito” per il tuo primo ragazzo, cambierà la delusione per il primo abbandono, cambierà il lavoro che ti fa schifo, cambieranno le tue prospettive nella vita. Non lasciarti mai vivere, lotta per cambiare ciò che non va. E non smettere mai di lottare anche quando tutti intorno ti danno contro: ho fatto così per sposarmi e avere te quando avevo poco più di vent’anni, e adesso tutti sono costretti a darmi ragione. Perfino la nonna.
Segui sempre il tuo istinto, anche nei momenti peggiori, perché ho fiducia che ti guiderà nella giusta direzione. Ricordati che, alla fine, il sole vince sempre sulle nuvole, riesce a sorgere anche a fatica. Tu fa’ lo stesso e segui la tua luce, buttati a capofitto nelle esperienze respirandone ogni istante. Io posso già sentire la nostalgia di quei respiri, la nostalgia di quei profumi e di quegli attimi che mi sfuggono dalle mani… ma ti auguro che questa nostalgia ti colga il più tardi possibile, tra almeno sessant’anni.
Vorrei continuare a scrivere per sempre, ma non credo di poterlo fare. Fidati di te stessa, fidati poco degli altri e soprattutto non fidarti di chi si riempie la bocca di promesse. Tuo padre mi ha conquistata con i fatti, non con le parole. Stagli vicino, rendilo orgoglioso. Adesso credo davvero di dover chiudere questa lettera. Ti voglio bene, so che lo sai, e non ti guardo dall’alto, perciò fai pure tutte le cazzate che vuoi. Se il valore di una persona si misura dal segno che lascia negli altri, io guardo te e sono orgogliosa di me stessa perché valgo più di quanto avessi immaginato. Buona vita, buon compleanno Giugi.
La mamma.

PS- Nella busta ti metto tre monete da cento lire… non si sa mai che non le facciano più, ai tuoi tempi, e valgano una fortuna!”

“15.03.2013
From: Giorgia
gbadgirl@libero.it
To: Babi
Obj: Deciso!

Ciccia, è fatta!
Ho prenotato il volo… e ho dato le dimissioni!!! AAAAHHHH!!! Non ero mai stata così impulsiva, secondo te faccio una cazzata?! Lo so che è pazzesco affidarsi a una lettera, ma… insomma, è mia madre, no?! Ha ragione lei, bisogna vivere punto e basta! Ti ricordi quando abbiamo fatto bungee jumping, quella volta? Ecco, mi sto buttando con la stessa incoscienza… e quella volta ci è piaciuto da morire! Ok, magari farà male dopo, ma intanto vuoi mettere l’ebbrezza del volo?! Ah, sono andata a far valutare le tre monete come mi hai detto tu: avevi ragione, sono un conio che non si trova più, valgono davvero una fortuna! Ma a me non importa, le ho lasciate a papà che so quanto ci teneva. Adesso vado, che non mi sgamino a fare i cazzi miei proprio gli ultimi giorni che sono qua ;-)! Ti chiamo domani, baciotto!
Giò
P.S.-Vuoi imparare ad usare sto Skype, ke almeno ti kiamo, quando arrivo là??!"