Welcome, to wherever you are

I racconti, i sogni, le speranze, i pensieri.. di tutto un po', per chi crede che Someday I'll be Saturday Night!

(For the English version click here)

Elenco # 5 - Le canzoni di quest'anno

Nella mia playlist dei "preferiti" ho 158 brani, la stragrande maggioranza invariata da un anno a questa parte. Che delle volte maledici l'ipod che spara sempre le stesse canzoni, a volte ti sembra di ritrovare dei vecchi amici. Ecco i dieci artisti che hanno segnato il mio anno:

  1. Bon Jovi, "Welcome to wherever you are" ...this is your life, you made it this far.
  2. Ligabue "Niente paura" ...ed anche le stelle cadono, alcune sia fuori che dentro, per un desiderio che esprimi te ne rimangono fuori altri cento.
  3. Alex Britti "Milano" ...anche qui, può arrivare l'odore del mare a prendermi...
  4. Bob Seger "Old Time Rock 'n' Roll".
  5. Creed "My Sacrifice".
  6. Eros Ramazzotti "Affetti Personali" ...si può scoprire che un'amicizia è bella anche perché ci lega sì, ma senza usare catene ci tiene insieme semmai di più...
  7. Indigo Girls "Closer to fine" ...and the best thing you've ever done for me is to help me take my life less seriously, it's only life after all...
  8. Pierdavide Carone "Di notte" (e le notti passate alla finestra, guardando scendere la neve con la tazza di tè e i biscotti al gusto di sciroppo d'acero).
  9. Black Eyed Peas "I gotta feeling"
  10. Sugarland "Baby girl" ...hey mom and dad, please send money, I'm so broke that it ain't funny... (but dreams come true)
Ecco, ce ne sarebbero 148 altre almeno da aggiungere, da "Buonanotte all'Italia" a "Il cammino", da Shakira alla Pausini passando per Jovanotti. Ma fermiamoci qua per questa volta.

Elenco # 4 - Le prime volte

...previa censura di quelle che non vorresti pubblicare su internet.

  1. Cucinare, bruciare i cibi, esaminare i °F, calcolare le calorie, congelare cibi.... insomma, tutto quello che circonda quell'anfratto misterioso chiamato cucina.
  2. Tutto ciò che ha a che fare con la didattica consapevole e spesso sotto osservazione. Insegnare ai bambini, insegnare inglese, insegnare in Skype, giocare a Snakes and Ladders. E chi più ne ha più ne metta.
  3. Fare il bucato, usare l'asciugatrice, lavare a mano. E ringraziare la praticità degli elettrodomestici canadesi, moooltooo più intuitivi di quelli italiani.
  4. I cibi asiatici, di tutti i tipi, e quelli internazionali in genere.
  5. Le pancakes a colazione, con gli ashbrowns. Un po' troppo perfino per me.
  6. Le cupcakes. Un delitto non averle in Italia.
  7. Lo sciroppo d'acero: ringrazio i canadesi, rifiuto l'offerta e vado avanti. Nulla di speciale, anzi.
  8. Vivere indipendentemente, una scoperta. Che mi piace tantissimo, specialmente quando ho la libertà di decidere di non pulire o non fare il bucato :-).
  9. L'homestay. Anche qui, una volta basta e avanza.
  10. Il volo transoceanico e il jet lag. Tengo il primo, rifiuto il secondo. Il volo è anche divertente, le notti insonni molto meno.

Elenco # 3 - Le cose che ho imparato

  1. A cucinare..... beh vabé più o meno...
  2. A usare la lavatrice, la lavastoviglie e il forno..... anche su quest'ultimo, più o meno....
  3. Scrivere chiaramente alla lavagna.
  4. Fare lezioni one-to-one.
  5. Fare lezioni a gruppi di studenti.
  6. Guardare film e telefilm su internet.
  7. Scrivere assignments in inglese... e lesson plans, e tests, e via dicendo...
  8. Fare i bagagli.... hahahahaha no dai questa è stracciatamente falsa.....
  9. A non sentire il freddo, o non tanto quanto prima.
  10. Ad abbinare i vestiti e adeguarli alla temperatura esterna...... sì come no........
Qualche mente acuta dall'occhio di lince noterà l'assenza di "stirare". Perché sapevo già farlo. Più o meno. E anche perché per un anno non ho mai stirato una volta. Beata sia Santa Asciugatrice!!

Elenco # 2 - Le cose da fare appena torno

..dopo aver abbracciato tutti e aver mangiato l'inverosimile, naturalmente.
  1. Visitare la Basilica di San Marco. Lo so, mi vergogno da sola. Approfitterò di andarci durante una Messa... da brava italiana!
  2. Visitare Pisa, perché è da anni che lo dico a Gica, e sarebbe ora di mantenere la promessa prima che mi si dottori!
  3. Visitare Genova, che non l'ho mai vista.
  4. Andare a vedere l'alba in Piazza San Marco. E c'è qualche pazza che si è già offerta d'accompagnarmi.
  5. Pigiama / film party. È da almeno un anno che ne parliamo con la stessa pazza di cui sopra, e sarebbe ora di metterlo in pratica.
  6. Tornare a Trieste.
  7. Fare lo scrapbook del mio anno in Canada.
  8. Buttar via i libri vecchi di scuola, che a suon di "ma non si sa mai che mi serva" son piena di libri mai aperti.
  9. Fare uno striscione per l'Umana Reyer, che nessun altra del gruppo c'ha la faccia tosta di farne uno ed esibirlo. Bene, eccomi pronta.
  10. Provare il nuovo tram di Mestre, per paragonarlo a quello di Toronto naturalmente.

Elenco # 1 - I motivi per cui tornare in Canada

Istigata da Roberto Saviano e Fabio Fazio, comincio qui una serie di elenchi, manco fossi ospite a "Vieni via con me". Primo elenco: i 10 motivi per cui tornare a visitare il Canada.

  1. Gli Artscape Wychwood Barns. Non so cosa siano, so solo che per un anno ho sentito la voce del tram annunciare la fermata Wychwood e poi segnalare questo luogo d'interesse, urge scoprire di che cavolo si tratta.
  2. Halifax. Vergognoso non essere stata sull'oceano, lo so. Ma ditelo ad Air Canada, mica sono Donald Trump io.
  3. Vancouver. Grandissimo rimpianto, aver rinunciato a Vancouver, Capilano Bridge e Victoria, ma l'ho fatto per lavoro e non me ne pento. Mi toccherà tornare -e nel frattempo, ditelo pure ad Air Canada che manco qua mi chiamo Donald Trump!!
  4. Vedere un musical. Il sogno irrealizzabile sarebbe vederlo all'Elgin Theatre, ma mi accontenterei di un prezzo abbordabile per qualunque altro teatro. No, non accadrà a breve.
  5. Terroni / La Bettola. Italiana vergognosa, non ho mai provato questa storica catena di ristoranti che -guarda caso- offre cibi dell'Italia meridionale e pizze a dir di tutti molto buone. Toccherà tornare.
  6. Red Lobster. Una catena di ristoranti di pesce molto rinomata, anche qua toccherà tornare.
  7. I ristoranti etnici cubani, ecuadoreñi, salvadoreñi, colombiani, e chi più ne ha più ne metta.
  8. La Poutinerie (non è una parolaccia) e il Gladstone Café, compagni di tanti viaggi in tram, mi hanno sempre fatto curiosità.
  9. Il TIFF. Il Toronto Film Festival, perché quest'anno c'avevo il CELTA, ma tornerò da brava VIP-stalker professionista.
  10. Horseriding in Niagara. Manco a dirlo, posso non tornare a cavalcare al tramonto lungo il Niagara e campeggiare arrostendo hotdog e marshmallows sul falò?! Giuro, c'è chi li organizza questi tour. Peccato averlo scoperto troppo tardi.

DdV 23 - Discorrendo



Ieri, in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, abbiamo festeggiato con una cena immersiva di Tutorino -l'ultima mia in Canada- alla quale mi è stato chiesto di tenere un discorso. Dalla preparazione per il discorso ne è nato un articolo pubblicato su La Stampa e tanta commozione, riporto di seguito più o meno il testo del discorso:

DdV 22 - In mancanza

La data esatta del mio ritorno in Italia deve rimanere un segreto per la maggior parte delle amiche che mi aspettano, ma è inutile negare che ormai la data è prossima o forse addirittura imminente o magari già passata. È quindi tempo di bilanci, e di fare la conta delle cose che mi mancheranno e quelle che invece no, abbandono volentieri.