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I racconti, i sogni, le speranze, i pensieri.. di tutto un po', per chi crede che Someday I'll be Saturday Night!

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Roma 15.10.2011 - Carne da macello


Chi mi conosce sa quanto non mi piaccia la violenza in qualunque forma, per questo è in totale buona fede che sono partita per Roma per partecipare alla manifestazione di sabato 15 ottobre, per confermare la mia buona fede nelle autorità che dovrebbero proteggere i deboli e i pacifici e per confermare anche quel pregiudizio che molti di noi hanno: cioè che Giuliani in fondo in fondo se l'è cercata, 10 anni fa, e che quelli che vengono coinvolti negli scontri sono sempre un po' esaltati e altro che manifestanti pacifici.
L'atmosfera in piazza della Repubblica, poco prima delle due, è stupenda. Migliaia di persone in piazza, tanti bambini e tanti anziani, disabili in carrozzina perfino. C'è musica, ci sono troppe bandiere di partito e poche italiane -le uniche che dovrebbero esserci- e slogan e magliette. Un cartello dice “CastAway” e diventa uno dei miei preferiti; un altro dice che “c'è sempre speranza”, mentre una maglietta cita “In direzione ostinata e contraria” di De Andrè.

(A colazione dalla nonna) Lo sciopero


Quando la nonna allargava le narici, erano cazzi.
Quando quel giorno la nonna allargò le narici e spense il gas sotto la pentola, pensai seriamente di dover fare testamento.
L'unico elemento che mi tenne in vita, col senno di poi, fu la mia giovane età e la consapevolezza che, in fondo, mi limitavo a ripetere a pappagallo quello che sentivo dire dagli adulti (adulti irresponsabili per altro, che non tenevano in considerazione le narici della nonna).