Non si accettano correzioni sul titolo, considerato che ho speso 2 ore a decidere quale fosse la forma giusta. Se poi le desinenze sono a casaccio, il pensiero è quel che conta.
La giornata inizia parlando di funerali. No, non è colpa del mio atavico pessimismo o della bufera di neve o di qualche altra tragedia, ma solo di scambi interculturali tra me e Toy, la giapponese. Perché se in Italia vige un monotono monoteismo cattolico, in Giappone hanno più fantasia e libertà di pensiero. Infatti quasi tutti sono buddisti. E si vestono di bianco e nero (rosso e giallo sono i colori tibetani), e vegliano il corpo tutta la notte mangiando sushi in compagnia (del morto, s'intende). Poi lo cremano e fanno i funerali al tempio. Si spende l'ira di Dio (no scusa, l'ira di Buddha) per fiori, bara, urna, e nome. Sì, nome. Perché quando qualcuno muore, gli si assegna un nuovo nome. E' il monaco a decidere il nome, in base ai soldi che gli sono stati dati. Poi parliamo di privacy, spiritualità e comportamenti mafiosi. Presente il pizzo??!