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I racconti, i sogni, le speranze, i pensieri.. di tutto un po', per chi crede che Someday I'll be Saturday Night!

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Diario dalla quarantena

È un momento surreale nelle vite di tutti noi - dove "noi" include la maggior parte degli abitanti del pianeta.
Una pandemia che mai si era vista da quando siamo nati; restrizioni alla nostra libertà che mai avremmo immaginato. In tanti confrontano la situazione attuale con l'inizio del film "Avengers: Endgame", 5 anni dopo lo "snap" che ha vaporizzato metà della popolazione mondiale. Nel film, i nostri eroi e le persone comuni si stanno lentamente adattando alla nuova realtà, incluso vedere la natura che torna a prendere possesso. E quando, in questi giorni, vedo video dei canali di Venezia trasparenti e popolati da branchi di pesci, o altri video di delfini al molo di Trieste, non posso non pensare alle "balene nell'East River" menzionate nel film.
Io sono una delle poche, fortunatissime, persone che già lavoravano online prima dell'epidemia - la mia vita è cambiata ben poco. L'invito a #stareacasa era già realtà per me da mesi, anche se la mia "casa" è cambiata varie volte. Questo comporta che ho avuto contatti limitati con altre persone, e ho rischiato meno di infettare ed essere infettata.
Una nota stonata è la lontananza da Nick e dalla California - distanza fisica, ma anche mentale che solo ora comincia a ridursi, man mano che anche negli USA
cresce la consapevolezza della gravità della situazione. Non so quando avrò la possibilità di viaggiare di nuovo, e anche quando dovessero concedere agli italiani di viaggiare, chi si fida ad andare negli USA?! Di certo non ho abbastanza soldi da permettermi di ammalarmi lì!
Ad ogni modo, cerco di rispettare una routine quotidiana - è più semplice, dovendo / potendo comunque lavorare, - leggo e guardo serie TV, cucino e videochiamo le amiche per "aperitivi" virtuali. Al momento esco solo una volta alla settimana, per fare la spesa e buttare le immondizie, e questi sono i momenti in cui apprezzo la libertà che in questo momento ci è tolta.
Credo che questo, se non altro, possa essere un risvolto positivo in questa tragedia: tornare ad apprezzare tutto quello che diamo per scontato nella vita di tutti i giorni. Dalla possibilità di respirare a pieni polmoni, al calore del sole sulla pelle al vento nei capelli, dalla possibilità di baciare e abbracciare i nostri cari alla libertà di andare a mangiare una pizza con gli amici o a prendere il sole in spiaggia.
Io faccio il possibile per mantenere il buonumore, e quando posso lavoro all'esterno, nello scoperto di casa mia; cerco anche di aiutare come posso, per esempio ordinando un pasto a settimana a domicilio... sosteniamo chi ancora lavora in questo periodo! Questo periodo passerà, e speriamo sia un mezzo di evoluzione e consapevolezza verso un mondo migliore!