Chi mi conosce sa
quanto non mi piaccia la violenza in qualunque forma, per questo è
in totale buona fede che sono partita per Roma per partecipare alla
manifestazione di sabato 15 ottobre, per confermare la mia buona fede
nelle autorità che dovrebbero proteggere i deboli e i pacifici e per
confermare anche quel pregiudizio che molti di noi hanno: cioè che
Giuliani in fondo in fondo se l'è cercata, 10 anni fa, e che quelli
che vengono coinvolti negli scontri sono sempre un po' esaltati e
altro che manifestanti pacifici.
L'atmosfera in
piazza della Repubblica, poco prima delle due, è stupenda. Migliaia
di persone in piazza, tanti bambini e tanti anziani, disabili in
carrozzina perfino. C'è musica, ci sono troppe bandiere di partito e
poche italiane -le uniche che dovrebbero esserci- e slogan e
magliette. Un cartello dice “CastAway” e diventa uno dei miei
preferiti; un altro dice che “c'è sempre speranza”, mentre una
maglietta cita “In direzione ostinata e contraria” di De Andrè.