“Crema o cioccolato?”
Era la domanda più importante
dell'intera conversazione con la nonna. L'unica domanda che mi
interessava, a dir la verità, nel mio egoismo infantile.
E guai a rispondere “crema” o
“cioccolato”, bisognava usare un codice diverso di volta in
volta, che la mamma non capisse: “primo/secondo” “uno/due”
“chiaro/scuro” erano alcune delle risposte ammesse. Ed era una
scelta che mi impegnava per un mese intero, tanto era il tempo tra un
fine settimana dalla nonna e il successivo.