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I racconti, i sogni, le speranze, i pensieri.. di tutto un po', per chi crede che Someday I'll be Saturday Night!

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È, ITALS è...

Più di qualche volta mi hanno chiesto “cosa sarebbe, insomma, sto ITALS?”. Ecco, dopo questi 14 mesi non sono in grado di definire cosa sarebbe sto ITALS, ma qualcosa mi viene in mente magari.

  • ITALS è iscriversi ad un Master a maggio, un po’ così, che tanto è online cosa vuoi che mi impegni?!
  • ITALS è ricevere il programma a luglio, e dire ah beh però è online ma credevo fosse un po’ meno. Cazzo adesso come faccio?
  • ITALS è cominciare col forum palestra e il bar caffè, mah a me non so mica cosa mi serve sta roba poi chi me l’ha fatto fare?!
  • ITALS sono mille voci dietro un monitor che ti immagini le facce e al 99,9% non corrispondono per niente alla realtà
  • ITALS è la tutor del primo modulo che ti dice “costruite un’UD” e tu che hai studiato 20 anni pensando che i prof leggessero la lezione in un libro e stop. E allora ti svegli in preda all’ansia alle 7 della domenica e apri il libro di francese, per vedere che cazzo è un’UD con gli obiettivi
  • ITALS sono i lavori di gruppo, con quelle facce che hai immaginato e i contatti Skype che non si connettono mai alla stessa ora. Ma davvero c’è gente che studia italiano in COREA e ISRAELE?! Ebbene sì.
  • ITALS sono le verifiche di gruppo (no non è vero, se sta leggendo qualche tutor!!!) su Skype, a scambiarsi idee e leggere le dispense all’ultimo minuto. Poi però si chatta d’altro e la verifica la consegni all’ultimo secondo
  • ITALS sono le prime volte che ti senti dire “cavolo, anche se non insegni sei portata, sai?!” e voli in alto mille metri
  • ITALS sono i 10 anni di vita persi ad ogni ricezione della scheda di valutazione. Che arriva sempre quando sei al lavoro e non puoi aprirla. Che ci mette 20 minuti per aprirsi e tu che bestemmi. Che quando finalmente si apre non hai il coraggio di leggere il voto e allora sbirci la tabella per vedere se c’è “scarso” o “ottimo”. Che poi scopri di essere passato e allora YEAH, e dopo NOOO adesso devo leggere l’altra dispensa!!! E poi ti chiedi: perché il tutor nel messaggio non scrive “buon proseguimento” oppure “ottimo lavoro” così non sviluppo un’angina pectoris ogni volta??!
  • ITALS sono i moduli d’autoapprendimento che tanto c’è tempo e poi a momenti te li dimentichi lì
  • ITALS sono i primi addii a gennaio, che anche se non le hai mai incontrate ti dispiace proprio tanto che certe persone cambino Master o percorso
  • ITALS è lo stage che ci metti na vita a convincere qualcuno a fartelo fare per “spalmare il problema tra più maestre” e poi il bambino cinese, sua sorella e il bambino bengalese, ai quali si suppone tu debba insegnare qualcosa, e ti caghi addosso. E dovresti pure compilare le maledettissime schede d’osservazione. Poi il bambino cinese s’impegna un’ora a fare il tuo ritratto, con la testa tonda e gli occhi a mandorla. E quello bengalese ti regala un tipico origami bengalese. E anche se non sanno molto più italiano di quando sei arrivata, hanno imparato a giocare a scopa con le carte coi numeri scritti in lettere. E allora credi di aver fatto qualcosa, anche se piccolissima, e voli alto di nuovo
  • ITALS è un corso d’italiano volontario a ragazzi immigrati, e anche lì ti caghi addosso. Perché sono giovani, perché sei da sola, perché è la prima volta, perché tutta la teoria adesso dovresti metterla in pratica. Poi t’inventi un gioco che a loro piace e litigano per ore su una pronuncia, e vedi che s’impegnano. Poi uno di loro ti prende da parte e ti ringrazia di cuore –in italiano- per quello che hai fatto, e che a te sembra niente. Ti augura tutta la felicità del mondo, e tu fai lo stesso. E pensi che forse stai seguendo una strada accidentata ma la direzione è quella giusta, e ancora voli alto
  • ITALS è la settimana in presenza a luglio con un caldo bestiale. E abbini i nomi alle persone, ma l’effetto è straniante. Non può essere QUELLA la persona con cui ho chattato fino a ieri. E poi ci sono i caffè, le canzoni di Caon (e i commenti sul Caon), il clima che man mano si distende quando prendi atto che sì, non puoi farci niente, quella è proprio la persona con la quale hai fatto tutti i lavori di gruppo da settembre in poi. E ti saluti con un po’ di nostalgia, ma tanto ci si rivede presto
  • ITALS è scegliere una tesi di gruppo come i lavori delle medie. E scegliere le due persone che ti sembravano più serie, salvo poi scoprire che una è Nutella-dipendente e che l’altra –tra le molte cose- dialoga col prosciutto crudo. Ma sono uno spasso, e non ritorni nel baratro del relatore che non ti caga e della bibliografia che non trovi. Perché la tutor è sempre presente, e ti supporta in tutto e per tutto. E la bibliografia siete in tre a non sapere come scriverla. E in men che non si dica, due mesi e la tesi è fatta. E l’amicizia è più forte che mai
  • ITALS è ritrovarsi tutti a dicembre dalle suore incazzate, con un freddo boia, l’acqua alta e pure la nevicata eccezionale. Ma felici di ritrovarsi, finalmente dopo aver messo a fuoco la persona reale col suo avatar virtuale. Ascoltiamo ed applaudiamo le tesi di tutti, cagandoci addosso in attesa della nostra
  • ITALS sono le prove giornaliere cronometrate. Abbiamo 7 minuti scarsi a testa, bisogna tagliare. Ma a tutte viene in mente una slide in più da aggiungere. E alla fine i minuti sono 19, ma quanta ansia
  • ITALS è l’ultimo giorno, quando realizzi quanto è cambiato in 14 mesi e quanto ti ha segnata quest’esperienza. Quando festeggi con tutti, anche con quelli del II° livello con i quali magari non hai mai lavorato insieme, ma quante chattate su Skype
  • ITALS sono i saluti finali, quel “ci rivediamo presto” che magari è una bugia, quel “ci teniamo in contatto” che senz’altro sarà vero.

In buona sostanza, non so riassumere cosa sia l’ITALS. È stato questo, e molto altro. Non è scoprire un sogno, ma scoprire che ci sono le possibilità di realizzarlo. E che ci sono persone preziosissime che ti saranno vicine sempre, anche se lontane fisicamente.
E infine per me, che ho passato una vita a cercare qualcuno che credesse in me e nei miei sogni, l’ITALS è stato scoprire che in me ci credono tutti, e manco solo io.
A tutti quelli che sanno cosa vuol dire ITALS, e come me non saprebbero descriverlo, dico solo GRAZIE.

5 commenti:

  1. Quindi mi pare di capire che lo consigli :)

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  2. Gran bel post! Sottoscrivo tutto ciò che hai detto tranne il punto sulle verifiche di fine modulo fatte in collaborazione (da noi non è mai successo XD).
    Grazie mille per questa tua splendida testimonianza!

    Vince

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    1. Grazie mille Vince ^_^! Sì certo, quella era una nota di colore, mica le abbiamo mai fatte in collaborazione (XD certo come no!!!).
      Spero che l'ITALS ti porti lontano quanto ha portato me, un abbraccio!

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  3. Ciao! Sarei interessata a questo master, ma secondo te è fattibile per un insegnante in servizio GRAZIE!

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    1. Ciao! Non saprei.. è tanto tanto impegnativo come abbinamento! Però è vero anche che ci sono insegnanti in servizio che hanno fatto il tfa... perciò, sì, ma preparati a un anno di clausura ;)!! In bocca al lupo!

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