Welcome, to wherever you are

I racconti, i sogni, le speranze, i pensieri.. di tutto un po', per chi crede che Someday I'll be Saturday Night!

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DdV 16 - La vita è adesso

A Toronto è il giorno di Ognissanti, ma per i canadesi è soltanto il giorno dopo Halloween. Ieri si è vista la prima neve -sì, in ottobre!!- ma dopo poco ha smesso perché la temperatura è scesa sotto lo zero -sì, sempre in ottobre!!! Perciò al Walmart faccio scorta di calze pesanti "in puro bambù".... .... .... che non hanno denari come in Italia, e nemmeno taglie, bensì vanno per peso "40-49 kg" o "50-59 kg" neanche fossero pannolini che cacchio!!!
Da due giorni io Toy Tat e Yu ci siamo trasferite nella nuova casa, che poi tanto nuova non è dato che è la casa che la mia compagna di CELTA Al ci ha lasciato, e che ben conoscevo da quando ho fatto il corso. Ma' mi ha messo subito in guardia: "patti chiari amicizia lunga, stabilisci subito le regole per chi lava e pulisce eh?!" Eh sì, noi e la nostra mentalità italiana... appena sono uscita dalla mia camera ho trovato Toy e Yu -giapponese e coreana, rispettivamente- con aspirapolvere spugna e detergente a strofinare invisibili macchie... già, Toy insegna economia domestica, me n'ero dimenticata. E io divento l'esperta di lavanderia, lavastoviglie, spese, immondizie, forno... chissà quanto ci metteranno a capire che non so una mazza di tutte queste cose!!! La prima cena -italiana- è un successo, nonostante l'olio d'oliva privo di qualsivoglia sapore qui in Canada e gli spaghetti Barilla che non sono come gli spaghetti Barilla in Italia... e la prima lavanderia è un successone, nonostante i 70 minuti d'asciugatrice su capi che indicano a caratteri cubitali NON METTERE IN ASCIUGATRICE, NON CENTRIFUGARE, LAVARE A MANO!!! Bene, da oggi in poi ignoriamo le etichette. Sembra strano potersi lavare i capelli di lunedì, e poter lasciare il letto sfatto perché tanto è camera mia e non c'è più MM a farmi i cazziatoni, e alla facciaccia sua trascorriamo tutte le sere insieme e ceniamo insieme, al contrario di quanto pensava lei.
E come in un deja-vu, Internet funziona a singhiozzo e ripiombo nello sconforto dei primi giorni qui, e penso che forse il Canada mi ha un po' stancata e che tornerei volentieri a casa. Poi un altro deja-vu e si aprono le prevendite per i concerti 2011 dei Bon Jovi: esattamente un anno fa si aprivano le prevendite per i concerti 2010, e io acquistavo due biglietti per il nord America che mi avrebbero vincolata a partire nonostante il visto, nonostante i soldi, nonostante tutto. Adesso compro un biglietto per Toronto il 14 febbraio e uno per Udine il 17 luglio. E poi Tat mi dice che comincia a rimpiangere di dover tornare presto a casa, in Brasile, perché questa è un'esperienza unica mentre la sua famiglia ci sarà sempre ad aspettarla... saudade de Canada, come si dice. E poi ricordo le parole di Al, che alla vigilia della partenza per il Vietnam mi diceva: "sì, ho paura, ma nonostante tutto so che sarò esattamente dov'è giusto che sia" e inconsapevolmente cita parola per parola una canzone dei Bon Jovi, quella "welcome to wherever you are" che dà il titolo al mio blog e che dovrei ricordare più spesso. Poi faccio una passeggiata al parco sotto casa, e il mio iPod decide di farmi sentire la canzone che ascoltavo, piangendo, in attesa dell'aereo che mi avrebbe portata qui: Ligabue mi dice "ed anche le stelle cadono, alcune sia fuori che dentro, per un desiderio che esprimi te ne rimangono fuori altri cento... niente paura". E guardando i colori accecanti delle foglie canadesi, che cadendo al suolo creano un tappeto di pura poesia per gli occhi... quasi quasi mi viene voglia di vedere come sarà con la neve. Non che debba aspettare molto, mi sa. E poi c'è Jon che mi aspetta per San Valentino, non posso certo mancare. Ma poi dovremo rivederci a casa, e di certo non mancherò neppure lì.

1 commento:

  1. Tesora, che nostalgia di te... o è l'autunno, o Halloween, che mi fanno essere così malinconica?
    Sono felice che tu viva senza MM, però, ora! Cheffigata! Divertiti e goditi quest'esperienza!

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