Upstate Update #1 - 15 giorni

Non ho tempi lunghi di elaborazione dati, no no. Sono solo 10 mesi che rimando questo post, che vuoi che sia. Sono 10 mesi che ho vinto il concorso e mancano solo 15 giorni a partire, ma quando siano volati via tutti i giorni nel mezzo non me lo so proprio spiegare.

Tutto è cominciato con un messaggio in Facebook: "Che cavolo ci fai ancora qui?!" e in allegato il link al concorso di cui sopra, un anno accademico in Upstate New York ad insegnare italiano. Figurati, sarà truccato come tutti i concorsi italiani che si rispettino... porto il curriculum, mi chiamano per il colloquio. Tempo una settimana, mi chiamano per comunicarmi che ho vinto. Prima su cento. Ohibò.

Da allora cos'è successo? Uhm aspetta che riassumo. Sono entrata nel vortice di una pagina Facebook di cui sono poi diventata admin (tema? I Bon Jovi, ma va'?!), ho conosciuto così decine di altri fan e ho collaborato con quello che è diventato un carissimo amico prima di scoprire che siamo cugini ("gli amici sono la famiglia che uno si sceglie", chi è che lo diceva?!).

Nel frattempo ho dato i sei esami che mi servivano a completare il mio anno di specialistica, pur insegnando inglese in un'azienda e dando ripetizioni al pomeriggio.

Poi ho insegnato italiano a stranieri, nel frattempo organizzando un concerto cover Bon Jovi (e chi se no?!) e convincendo la mia relatrice a concedermi una tesi su Bruce Springsteen, il New Jersey e... Jon Bon Jovi (e ma va'??!).

Mi perdonerete quindi l'assenza dal blog.

E tra scartoffie per il visto, mail all'università americana (che è la Colgate, ma non quella dei dentifrici) e pratiche varie, siamo già ad agosto senza manco accorgersi.

Lo scorso weekend i miei amici (e il parente) bonjoviani hanno organizzato una festa a sorpresa sul lago, per salutarmi. Sono venuti da tutte le parti, c'è stato pure il concerto della cover band di cui sopra, manco a dirlo. Alla domanda di mia mamma: "no par dir sa', ma perché po'???" non sapevo davvero come rispondere, io che le sorprese non me le aspetto mai, figuriamoci quelle belle. Basteranno le parole stampate sulla canotta che mi hanno regalato: "Non esistono distanze per i cuori che si vogliono bene come i nostri, buona avventura Amica Nostra"... adesso parto con le valigie più pesanti e il cuore un po' più leggero, "la malinconia ci sta" mi ha detto la mia amica Vit. Sì ci sta, ma adesso so dove tornerò. 

Tempo di andare, salutare Jon e ci rivediamo.