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I racconti, i sogni, le speranze, i pensieri.. di tutto un po', per chi crede che Someday I'll be Saturday Night!

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Upstate Update # 6 - Bon JoWee kend (2)


Dunque, dov'eravamo rimasti? Siamo ancora a sabato, e siamo in New Jersey...
Prima di dirigerci verso la destinazione finale, Washington, ci sono ancora un paio di tappe lungo la strada: a poca distanza dalla Soul Kitchen abitano infatti Bruce Springsteen (cioè, abita ANCHE qui, oltre che in altre due ville) e David Bryan. Troviamo prima la villa del Boss (affacciata sulla strada, abbastanza discreta) con alcuni nel giardino che guardano perplessi nella nostra direzione, e poi ci dirigiamo verso casa di David. Una casa decisamente meno discreta del Boss, appollaiata su una collinetta, in stile italiano e con mega cancello chiuso. Che si fa?! Ci fosse la cassetta della posta, lasceremmo lì il cd ma la cassetta non c'è... ecco quindi la brillante (o balzana?) idea: suoniamogli il campanello! Mal che vada, non risponde, no?!? Perciò io e Ross scendiamo, premo il pulsante e tuuuu tuuuuu "Yes?" OH CAZZO!! "Eeeehmmmmmmm.... saaalveeeeee (conversazione in inglese, naturalmente)... vorremmo lasciare un cd al Sig. David Bryan... ""e come fate a sapere che questa è casa sua?" HA! Genio, me l'hai appena confermato!! "Sa, navigando su internet...." "ah beh, ottimo (tono sarcastico).. ma chi siete??" "eeehmmmm.... fan italiani?" "vabè ok, David non c'è.. lasciatelo lì il cd... lì sul citofono" "ok, graaazieee!!" visto il livello di scazzo nella voce, che secondo me era quella di David ma non possiamo saperlo, appoggiamo il cd sulla colonnina e ci allontaniamo prima che arrivi una volante. (NB: il giorno dopo siamo ripassati davanti e il cd non c'era più...)

Da lì proseguiamo quindi verso Washington, dove arriviamo circa 3 ore e mezza dopo, giusto il tempo di una passeggiata notturna per vedere i monumenti più importanti (che comunque sono a portata di camminata) e via a dormire.

Domenica e lunedì, di ritorno
Il tempo di visitare il Lincoln memorial (impressionanti le dimensioni e la vista, davvero uno spettacolo)  e la Casa Bianca e ci riavviamo verso New York. Tre ore e più dopo siamo alla Soul Kitchen, che oggi è aperta a pranzo, e veniamo accolti subito da Gerard che ci fa accomodare al tavolo delle Nazioni Unite, come lo chiama il suo collega: siamo infatti seduti con due australiani (va' a capire che cavolo dicono, col loro accento!!) e poi arriva un abitante della zona che in pausa pranzo passa sempre di lì. Io non domando niente a Gerard dei cd, viene direttamente lui al tavolo e mi fa: "ho sentito il cd, bello! Mi piace!!" "grazieeeee!!! Ma per caso sei riuscito a darli a Dorothea?" "Sì sì, ieri era qui e li ha presi... respiraaaaa!" evidentemente preoccupato dalla mia faccia "non ti prometto niente, ma quando me lo riporterà autografato te lo faccio sapere senz'altro!". Rincuorati da questa notizia, riprendiamo il nostro pasto squisito (antipasto secondo e dolce, mai mangiato meglio negli States!) e riceviamo la busta in cui fare la donazione oppure offrirsi come volontari. Prima di uscire compriamo le magliette della SK, facciamo una foto con Gerard e una con Zeek (lo chef del ristorante) e ripartiamo in direzione New York, non prima di aver preso il biglietto da visita del buon Gerard che mi dice "restiamo in contatto, ti so dire quando mi torna il cd e se hai bisogno di un passaggio quando sei qui in zona mi fai sapere e ci troviamo!"
Rientrati a New York, passiamo sia la sera che la mattina davanti a casa di Jon, ma di lui nessuna traccia. Passiamo anche da casa di Sarah Jessica Parker e da quella di Carrie (che sono una dietro l'altra), nonché alla Magnolia Bakery per rialzare un po' il tasso glicemico dopo che era sceso una volta digerite le cupcackes di Buddy. Salutati Alb e Ross dopo la missione compiuta, mi avvio a prendere il bus del ritorno... se solo fosse così facile!
Il terminal dei pullman ha più di 500 uscite e nessun cartello o schermo che ti dia delucidazioni su quale sia la tua, di uscita. Affannata come non mai, mi dirigo all'ufficio informazioni: chiuso. Secondo ufficio informazioni: chiuso, rivolgersi all'ufficio al piano terra... che era quello chiuso. Vado in biglietteria, mi indirizzano dall'altro lato dell'edificio, dove finalmente un bigliettaio clemente mi dirige all'uscita. Dopo essere saliti e partiti, cinque minuti fuori da Manhattan e la ruota posteriore comincia a fare fumo. L'autista ferma il pullman: "tutti giù, allontanatevi in fretta perché potrebbe esplodere!" Ah però! Dopo un'ora a comunicare via radio con la centrale, mentre stavamo accampati a bordo strada, ci fa risalire: "dovrebbe essere solo un problema del freno"... speriamo... cambiato pullman, arrivo alla coincidenza per Colgate che aspetta solo me per partire. Dopo 6 ore e mezza dall'inizio del viaggio rientro in casa, accolta da un profumino di tortilla che Ale sta cucinando.

Oltre alle valige e ai souvenir, rientriamo a casa con: un sogno -e che sogno- realizzato per Alb e Ross, un poster autografato, tre cd consegnati in mani probabilmente migliori che darli direttamente a Jon (almeno Gerard l'ha ascoltato e può aver fatto qualche commento nel darli alla Dotty), una promessa di un cd da autografare, un amico in più -Gerard- e la promessa di tornare in New Jersey, magari anche per lavorare alla SK. Non c'è che dire, più missione compiuta di così!

2 commenti:

  1. Che dire....siete stati tutti favolosi, speriamo in quel cd autografato (così posti le foto!!!!). Proprio una bella avventura! Grazie di averla condivisa :))
    Paola

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  2. Grandiosa tu ed i tuoi fidi agenti Alb e Ross ^.^

    ..non c'è che da meravigliarsi, cmq, conoscendovi... non ci si annoia di sicuro!!

    <3

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