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I racconti, i sogni, le speranze, i pensieri.. di tutto un po', per chi crede che Someday I'll be Saturday Night!

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33 dreams away

MiniMe non aveva più di sette anni: quel periodo un po' così, da spionaggio industriale, in cui Gogo con sguardo furtivo tentava di ritardare la rivelazione della dura verità su Babbo Natale. La verità degli adulti, ovvio. Perché gli adulti sono quelle creature che a un certo punto non meglio identificato hanno smesso di sognare, hanno spento l'interruttore. Invece MiniMe sapeva bene che Babbo Natale esisteva, e no, non viaggiava in una notte per tutto il mondo, ma trasmetteva telepaticamente le informazioni sui regali desiderati ai genitori, che procedevano a comprare i regali per i figli. Il Wi-Fi non esisteva, al tempo, e nemmeno Internet. Così, per dire.


E comunque con MiniMe, Babbo Natale vinceva facile; per Natale o per il compleanno o per qualunque occasione intermedia, bastava regalarle un peluche per farla contenta. Anche in questo caso, MiniMe sapeva perfettamente da dove venivano i peluche. "Dal negozio" avrebbe risposto qualche sua saggia – adulta, bleah – coetanea, e lei non avrebbe posto obiezioni. Poi però avrebbe spiegato la vera origine dei peluche. Perché loro vengono dal pianeta dei peluche, che dista un sogno e mezzo dalla Terra, e lì ci si arriva solo sognando forte forte – lei stessa c'è stata sì e no una volta o due. Il pianeta dei peluche è popolato dai peluche e dalle loro famiglie, che sono animali normalissimi con le loro cucce tane etc., ma quando giungono all'età della maturità (6 anni), devono partire per un periodo di “iniziazione” per quello strano pianeta Terra. Il periodo può durare un tempo indefinito – sulla Terra comunque un anno equivale a un'ora del pianeta dei peluche – e comporta dei sacrifici, come essere allontanati dalle famiglie ed essere immobilizzati in forma di pupazzi. I produttori umani di peluche ricevono telepaticamente il segnale relativo al peluche che ha compiuto 6 anni, lo produce e lo vende. Questo implica, per chi compra i peluche, che è meglio comprarne più di uno della stessa specie per tenere insieme membri della stessa famiglia; che bisogna trattarli con amore e rispetto; che quando si rompono non serve disperarsi, perché stanno soltanto tornando al loro pianeta, dove racconteranno le avventure vissute sulla Terra.

MiniMe ha accolto decine di peluche per la loro iniziazione, e molti di loro sono ancora con lei da giorni... o anni, a seconda dell'unità di misura, mentre altri sono tornati a casa. E da allora MiniMe ha imparato e verificato più di una volta come basti sognare – ma sognare forte forte – perché le cose si avverino. E allora adesso che di anni ne ha 33 – ma si sa, dipende dall'unità di misura – l'augurio è sempre lo stesso: di non spegnere l'interruttore, non ancora. Sogna forte forte, MiniMe, e ama forte forte, che il segreto è tutto lì. Buon compleanno.

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