MiniMe non aveva
più di sette anni: quel periodo un po' così, da spionaggio
industriale, in cui Gogo con sguardo furtivo tentava di ritardare la
rivelazione della dura verità su Babbo Natale. La verità degli
adulti, ovvio. Perché gli adulti sono quelle creature che a un certo
punto non meglio identificato hanno smesso di sognare, hanno spento
l'interruttore. Invece MiniMe sapeva bene che Babbo Natale esisteva,
e no, non viaggiava in una notte per tutto il mondo, ma trasmetteva
telepaticamente le informazioni sui regali desiderati ai genitori,
che procedevano a comprare i regali per i figli. Il Wi-Fi non
esisteva, al tempo, e nemmeno Internet. Così, per dire.
E comunque con
MiniMe, Babbo Natale vinceva facile; per Natale o per il compleanno o
per qualunque occasione intermedia, bastava regalarle un peluche per
farla contenta. Anche in questo caso, MiniMe sapeva perfettamente da
dove venivano i peluche. "Dal negozio" avrebbe risposto
qualche sua saggia – adulta, bleah – coetanea,
e lei non avrebbe posto obiezioni. Poi però avrebbe spiegato la
vera origine dei peluche. Perché loro
vengono dal pianeta dei peluche, che dista un sogno e mezzo dalla
Terra, e lì ci si arriva solo sognando forte forte – lei stessa
c'è stata sì e no una volta o due. Il pianeta dei peluche è
popolato dai peluche e dalle loro famiglie, che sono animali
normalissimi con le loro cucce tane etc., ma quando giungono all'età
della maturità (6 anni), devono partire per un periodo di
“iniziazione” per quello strano pianeta Terra. Il periodo può
durare un tempo indefinito – sulla Terra comunque un anno equivale
a un'ora del pianeta dei peluche – e comporta dei sacrifici, come
essere allontanati dalle famiglie ed essere immobilizzati in forma di
pupazzi. I produttori umani di peluche ricevono telepaticamente il
segnale relativo al peluche che ha compiuto 6 anni, lo produce e lo
vende. Questo implica, per chi compra i peluche, che è meglio
comprarne più di uno della stessa specie per tenere insieme membri
della stessa famiglia; che bisogna trattarli con amore e rispetto;
che quando si rompono non serve disperarsi, perché stanno soltanto
tornando al loro pianeta, dove racconteranno le avventure vissute
sulla Terra.
MiniMe
ha accolto decine di peluche per la loro iniziazione, e molti di loro
sono ancora con lei da giorni... o anni, a seconda dell'unità di
misura, mentre altri sono tornati a casa. E da allora MiniMe ha
imparato e verificato più di una volta come basti sognare – ma
sognare forte forte – perché le cose si avverino. E allora adesso
che di anni ne ha 33 – ma si sa, dipende dall'unità di misura –
l'augurio è sempre lo stesso: di non spegnere l'interruttore, non
ancora. Sogna forte forte, MiniMe, e ama forte forte, che il segreto
è tutto lì. Buon compleanno.
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