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I racconti, i sogni, le speranze, i pensieri.. di tutto un po', per chi crede che Someday I'll be Saturday Night!

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2 su 3 mesi negli USA: la vita quotidiana

Eccomi qua, incredibile a dirsi ma un altro mese è già volato!
Passato il primo periodo di assestamento, ho impostato una routine quotidiana che mi dà una certa regolarità. Certo, ci sono molti aspetti della vita quotidiana in California che sono diversi da quella in Italia... a cominciare da piccole cose, come l'assenza del bidet (!!!) e la tipica doccia dove si può regolare solo la temperatura dell'acqua, ma non la quantità, con conseguente spreco di litri d'acqua in una regione già arida di per sé; oppure l'affascinante trita-rifiuti nel lavello della cucina, per cui non serve pulire bene i piatti prima di lavarli, tanto quello macina tutto!


A proposito di tecnologia, un po' perché sono in America e un po' perché Nick è patito di tutto quanto è tecnologico, sono letteralmente circondata da intelligenze artificiali che dirigono ogni aspetto della giornata: dal trasmettere le notizie la mattina, all'impostare il timer per la pasta, all'attivare o disattivare l'allarme, ormai niente è più analogico, tutto è digitale!
Perfino al supermercato la tecnologia la fa da padrone! C'è un distributore automatico che cambia le monete in banconote (perché si sa, le monete non si usano praticamente mai); un altro distributore automatico fa le copie delle chiavi; ovviamente, le casse automatiche sono la cosa più normale del mondo; per andare da un piano all'altro del supermercato c'è la scala mobile per le persone con accanto lo scivolo mobile per i carrelli!!
Rispetto all'Italia, devo ammettere che le persone sono in genere molto più gentili, qui. E dire che la gente di Los Angeles viene considerata cafona, in confronto ad altre parti della costa ovest! Che sia solo una facciata o lo facciano per davvero, le persone sono di solito super sorridenti, mi salutano per strada quando incrocio qualcuno in bici, le cassiere del supermercato scambiano sempre qualche parola (perché io continuo ad andare alle casse normali, alla faccia della tecnologia!)
L'esperienza della spesa al supermercato è un evento a parte. Ovviamente non posso pretendere di trovare i prodotti che troverei in Italia, però provo sempre un certo mancamento quando vedo le imitazioni di bassa lega di prodotti "Italian original" sugli scaffali; la pasta di grano duro che si cucina direttamente in padella in 30 secondi, gli spaghetti "bolognese" da cucinare come i noodles asiatici, direttamente nella confezione versandoci acqua calda, e chi più ne ha più ne metta.
In compenso, c'è una corsia intera dedicata alle salse per condire l'insalata, con un misero angolino per l'olio e l'aceto. La frutta e la verdura abbondano in qualunque stagione, ed essendo in California ce n'è molta biologica; non va pesata come in Italia (ragione per cui i turisti sono sempre confusi, quando vengono in un supermercato italiano) perché la pesa direttamente la cassiera. Ho fatto la tessera punti senza compilare nessun modulo, e se me la dimentico la cassiera passa la sua per farmi avere comunque gli sconti!
È praticamente impossibile fare le borse della spesa autonomamente, perché ogni supermercato ha gli "imbustatori" che fanno le borse per te, vietandoti di aiutarli. Nei supermercati più piccoli invece, è direttamente il cassiere ad imbustare tutto.
Avere denaro contante è sinceramente uno spreco: si paga tutto - ma proprio TUTTO - con la carta, e se proprio hai bisogno di contante puoi fartelo dare come resto al supermercato o in qualunque negozio quando paghi con la carta, tanto per noi le commissioni sulla valuta sono le stesse che prelevare al bancomat.
L'unico uso dei quarters, cioè le monete da 25c, è per giocare in salagiochi... come racconterò parlando di Portland!

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